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Visualizzazione dei post con l'etichetta Val Susa

Percorso Attrezzato Gorge della Dora Riparia

Si parte con Fulvio e Simo verso questa nuova tappa nella Val Susa. La ferrata parte dal parcheggio delle scuole di Giaglione per trovarlo è gia stata una bella impresa. Arriviamo parcheggiamo e ci ritroviamo un gruppo del CAI del torinese che si preparano per la ferrata, noi veloci e lesti come dei furetti ci prepariamo e partiamo prima che quella quarantina di persone ci passa davanti. Percorriamo la strada sulla dx del parcheggio che successivamente diventa una strada sterrata tra i vigneti. Arriviamo fino alla centrale elettrica che troviamo sulla dx e alla segnaletica per la ferrata che si trova su lato sx della strada. Da qui si imbocca un sentierino ripido in discesa che scende fin quasi alla Dora e all'attacco della ferrata. Si inizia con dei piccoli passaggi e dei traversi laterali, poco ferro e poca anche la difficoltà. Si continua per traversi fino ad arrivare a questo bellissimo tibetano, passa Fulvio, Simo e poi passo io. Il ponte è alto da terra e sotto pa

Ferrata "Carlo Giorda" alla Sacra di S. Michele

Io e Davide passiamo a prendere Fulvio a Torino e ci portiamo verso la ferrata più lunga della zona. Alcune descrizione molto accurate parlano di una ferrata dalle 5 alle 6 ore. Arriviamo a Sant' Ambrogio, (350m), direzione Susa sulla sinistra a fianco del monte Pirchiriano si trova un piccolo parcheggio (poco visibile)  che identifica la partenza per la ferrata.   Un bella giornata di sole, parte del percorso è in ombra. Poco ferro, pochi gradini e piccoli passi di arrampicata di I grado.     La prima via di fuga.   La seconda via di fuga. La seconda parte della ferrata inizia dopo circa 15 minuti di passeggiata su di un piccolo sentiero in mezzo ad un bosco su di un sentiero attrezzato per girare sull' altro lato della montagna.   Panoramica dal lato della seconda via di fuga.     Un finto ponte tibetano (alto da terra 3 metri scarsi....) .   Quasi sulla cima Fulvio trova un tubo di plastica contenente il libro di vetta che firma in r

Via Ferrata - Orrido di Foresto (TO)

Arriviamo a Foresto verso le 8:30 (io e Fulvio), parcheggiamo nella piazza delle scuole elementari. Da qui accanto alla chiesa troviamo le indicazioni per l'orrido di Foresto. Passiamo su di un piccolo ponte e ci troviamo all' ingresso della gola. Sulla sinistra il lazzaretto,la cartellonistica della ferrata e la parete di arrampicata sulla sinistra.   Dopo qualche metro e due piccoli guadi troviamo l' attacco della ferrata. Si parte con un breve traverso, basso sullo scorrere del torrente Rocciamelone (che prende il nome dalla bellissima montagna che sputa da dietro l' orrido). Arriviamo alla prima cascata dopo un muro di una ventina di metri e qualche traverso.     A questo punto si parte con il 2 traverso più lungo, la gola dell' Orrido ha le pareti lisce lavorate dall' acqua (alcune di origine calcarea). La parte più stretta nell' orrido. Dopo una svolta si arriva alla cascata nella grotta, bellissima. L' unica

Via Ferrata dell' Orrido di Chianocco

  Partiamo sabato mattina, io Davide e Fulvio alla sua prima ferrata. Passiamo a prender Fulvio a Torino e procediamo verso Chianocco in Val Susa. Arrivati, parcheggiamo davanti alla chiesa e subito si trovano le prime indicazioni per l' orrido (che tra le altre cose è una zona di riserva naturale speciale ).   Ci si addentra per il percorso che si chiude su questa gola molto bella su un sentiero che prosegue sul lato sinistro del fiume che attraversa l'orrido. Si passa in una specie di grottino che taglia sul fianco di una cascatella di una quindicina di metri. Ci si ritrova in un percorso più stretto dove inizia la ferrata. Prima del vero attacco ci sono circa 5 metri di ferrata didattica. Fulvio il didattico.. La ferrata attacca sul lato della montagna sale di qualche metro sul bordo del fiume, interamente in strapiombo e prosegue lateralmente per qualche metro e per diversi sali scendi, questa zona viene definita la parte bassa della ferrata