Queste righe sono tratte da un Blog privato che scriviamo per nostro figlio, una sorta di diario per il futuro: Domenica di pioggia, tu giochi spensierato ogni tanto ti alzi in piedi, ti fai un applauso fai due passi, ti siedi e ricominci a giocare. Io sono seduto su una poltroncina bassa che era nella stanza dello zio. Una poltrona anni ottanta, grigia con greche nere. Quando mi appoggio allo schienale lo sento, sento l'odore o il profumo della casa dello zio Tere, ritornano i ricordi di quando venivo a sistemare il pc che per qualche motivo era sempre un disastro... di qualche cena fatta con tutti i parenti, le domeniche di festa dai nonni e poi con la cugina Claudia si andava in giro con lo zio Tere mentre il resto della famiglia pisolava (lo zio si lamentava sempre perché gli 'smontavo' la macchina frugando in tutti i cassetti). Le bretelle dello zio, gli orologi con il quadrante grosso e rotondo, le camicie blu, il sorriso e la risata, le barzellette, la capacità
Siamo Marco e Cinzia! Santhià (VC)