Quanto costano per l’ambiente i contenitori delle bevande che ogni giorno consumiamo sul posto di lavoro ( Thè, caffè, camomilla, etc..etc..) ?
Vi porto il mio esempio, ogni giorno regolarmente prende 2 o 3 bevande utilizzando quei bicchieri di plastica usa e getta. Proviamo a fare un conto, ogni bicchierino pesa 4g x 3 ogni giorno per 5 giorni lavorativi per 4 settimana per 11 mesi arriviamo ad una produzione annua di quasi 3kg di rifiuti.
Come risolvere il problema? semplice basta comprare una tazza!!!! Da qualche mese evito di portare rifiuti ad alimentare l’inceneritore di Vercelli o ancora peggio ad ingrassare le discariche della Valledora.
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Anche l’abolizione delle borse di plastica utilizzate per la spesa porterebbe ad una netta riduzione dei rifiuti, il ritorno all’utilizzo delle buste di tela potrebbe essere una soluzione valida, da quello che leggo l’unione europea avrebbe deliberato ma il nostro parlamento come al solito decide di posticipare al 2011. Fortuna che come al solito la Coop porta il buon esempio.
Alle volte rifletto sui contenitori di plastica degli alimenti, un tempo l’acqua minerale consegnata a casa in cassette di plastica contenuta in bottiglie di vetro, le casse venivano depositate in cantina e regolarmente sostituite dal fornitore che si riprendeva i vuoti. Adesso compriamo casse di bottiglie di plastica, che finiscono nella campana della plastica e poi vengono (si spera) riciclate con un processi industriale complesso (gli Svizzeri sono i migliori). Ma se ritornassimo ad utilizzare le bottiglie di vetro con il vuoto a rendere ?
Anche l’uso dei flaconi dei detersivi per lavatrice e stoviglie, forse la Coop a Santhià è l’unica dalle mie parti che permette di comprare con flaconi ricaricabili, 1 euro il flacone e 1 euro al litro il detersivo, cero sono più cari ma almeno si evita di buttare troppa plastica. Peccato che siamo in pochi a pensarla in questi termini.
Molte volte ci mancano anche le specifiche per il riciclaggio, ad esempio il cartone della pizza sporca non si può buttare nella carta (fonte Piemonte parchi).
A questo punto provo con varie email a sollecitare il comune di Santhià per aver qualche informazione sullo stato di raccolta differenziata in paese. Come al solito nessuno risponde alle mie email….. Fortunatamente viene in aiuto un sito della regione Piemonte con le percentuali di riciclaggio nelle varie provincie e paesi.
Alcuni Dati (fonte anni 2008).
Percentuale totale di riciclo di Santhià: 23,40% (media provinciale circa 26% ). Di cui 3.791 tonnellate di rifiuti indifferenziati (questo dovrebbero finire nell’inceneritore di Vercelli), 1159 t di rifiuti differenziati per un totale di 4951 tonnellate di rifiuti. Le percentuali spalmate sono: Regione 48,4% – Provincia 26,3% – Santhià 23,4%
In dettaglio locale: Sfalci e Potature 189t, carta e cartone 323t, Ingombranti a Recupero 223, Multi Materiale 214t.
La multa pagata dal comune di Santhià è di circa 40 mila euro all’anno (siamo quasi 10000 persone)…
Se volete vedere un comune “riciclone” provate con Torrazza Piemonte (TO).
La provincia di Vercelli paga una multa di 263000 euro all’anno perché non supera il 45% di raccolta differenziata ( è l’ultima in classifica tra le provincie piemontesi con il 26%). Fonte: tg3 del Piemonte del 1 ottobre 2009.
Quindi all’interno delle spese della raccolta dei rifiuti troviamo direttamente anche il costo della multa!
Commenti
Non saprei fare dei conti precisi come i tuoi ma direi che risparmio una bottiglia di plastica al giorno, oltre allo sbatti di portare le casse d'acqua dal supermercato a casa ;-)