Rifugio A. Rivetti (Biella)
Una avventura in solitario, una giornata di trekking per ammirare le bellezze della montagna, l'aria fresca , i panorami che tagliano il cielo e la selvaggia Valle Cervo.
Primia di partire uno sguardo al meteo tanto per non incappare in una brutta giornata.
Preparo lo zaino per una giornata di trekking light:
Zaino explora da 40 litri.
Giacca Antivento
Coltello multiuso
Calze di riserva
Maglione di cotone
Poncho
Due borracce in alluminio da 75
Viveri
Cerotti, paracetamolo, zucchero, antidolorifico, disinfettante, garza e bende, integratori minerali.
Stringhe di riserva per gli scarponi
Macchina fotografica.
Piccolo Cannocchiale
Fazzoletti di carta
Torcia elettrica
Lettore mp3
Gps
Cartine della valle
Cartine: le ho trovato in vendita nel centro turistico di Piedicavallo che si trova in un bar entrando in paese sulla destra dove vendono anche giornali.Le cartine sono georeferenziate sulla stessa unità di misura del mio gps, quindi molto comode.
Sveglia alle 6:50, due biscotti e caffè d'orzo, arrivo a Piedicavallo alle 8:00, parcheggio al fondo della strada, ovvero arrivando a Piedicavallo all'inizio del paese si prende una discesa sulla sinistra e si continua fino al fondo della strada dove ci sono diverse possibilità di parcheggio.
Si entra a piedi in paese e sotto la chiesa si trovano le prime indicazioni per il rifugio Rivetti la segnletica del gta indica 3 ore di marcia.
Da questo punto inizio a salire, l'aria è fresca e umida per le piogge dei giorni precedenti.
Si segue il sentiero contrassegnato da E60 e si costeggia il Torrente Mologna per quasi tutti il sentiero fino a dove nasce sul monte Mologna, le piogge dei giorni precedenti hanno aumentato notevolmente la portata del fiume, alcuni rivoli che attraversano i sentieri sono diventati dei veri e propri fiumi da guadare.
Si arriva ad un piccolo blocco di case a 1200 metri, un piccolo alpeggio con diversi pascoli con le mucche.
Si continua proseguendo sulla mulattiera
e si arriva all’incrocio con il sentiero E61 caratterizzato da un bel ponte che attraversa il Torrente Mologna e porta ad un gruppo di Baite sulla sinistra.
Dopo circa 40 Minuti di arriva al Rifugio Olimpia lo si trova sulla destra. Proseguendo si arriva al bivio, una zona pianeggiante attraversata da più parti dal Mologna dove si trovano diversi diramazioni per altri sentieri. Si prosegue e la strada inizia a salire in modo accentuato.
Si raggiunge l’Alpe Lavazey a 2048 metri, un zona con diverse Baite diroccate, il tempo è brutto ed inizia a scendere una pioggerellina fastidiosa.
Manca poco al rifugio quando noto della neve sulle fiancate della montagna in ombra sul sentiero per arrivare al rifugio.
la neve è alta e molto molle, si affonda fino al ginocchio....
finalmente sono arrivato al rifugio tot time 2:20 senza soste.
cerco di continuare la salita per raggiungere il mologna grande e la cima tre vescovi ma la neve mi ferma, è impossibile continuare, il sentiero non è segnato ed è coperto da quasi 1 metro di neve.
Riesco ad arrivare fino alla parete delle madonnina dove mi fermo a riposare e a fare qualche foto del panorama che mi si apre davanti agli occhi.
La valle Cervo:
Le selle di Rosazza
360 gradi dalla terrazza del Rivetti
Il percorso
04 La montà
05 Rifugio Olimpia
06 Rivetti
07 Parete della Madonnina
08 Lavazey
09 Incrocio E60/E65
10 Svincolo E61
Ritorno a metà pomeriggio, soddisfatto dello spettacolo paesaggistico con un piccolo dispiacere per non aver raggiunto la “Punta tre Vescovi”. Mi ripropongo di raggiungerla a metà luglio.
alcuni link utili:
http://www.piedicavallo.com
http://www.osservatoriodioropa.it
http://www.bielmonte.net
http://www.montagnabiellese.com
Commenti
bravi, belle gite ed ecursioni...e quella marzia lì, gira che ti rigira, me la trovo sempre in mezzo! :lol:
elena/jaelle di montagna forum
http://taccoepunta.blogspot.com/
Saluti Davide
un saluto
Grazie delle info e delle immagini