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Ritorno alla Nito

Sabato 21 con Davide (che ha voluto provare per la prima volta l'emozione delle vie ferrate), ci siamo recati ad Oropa in barba al freddo pungente.(Conclusa la ferrata ha iniziato a nevicare....). Partiamo alle 8:30 da Santhià, arriviamo ad Oropa verso le 9:20 circa e agganciamo la ferrata verso le 10:15 circa, qualche spiegazione a Davide su come usare i moschettoni e via e si sale. L'orizzonte e il panorama è sgombro di nuvole, si vede il santuario e la vista arriva quasi fino a Vercelli, una giornata fantastica. Siamo saliti molto bene, senza fretta, certo il tempo non ci ha risparmiato un'aria fredda e tagliente, di particolare rilievo quando si attraversano i due ponti tibetani. Alle 14:00 siamo di ritorno a Santhià dopo una bella mattinata di sport. altre foto

Vecchio scarpone

Sabato mattina andrò con Davide ad arrampicarmi sulla ferrata Nito a Oropa, Davide non ha mai provato le ferrate ed è molto curioso di provare questa esperienza (tra le altre cose domenica è il suo compleanno), le previsioni meteo indicano tempo bello e leggermente nuvoloso ma a temperatura bassa . Non penso ci siano pericoli, è solo una ferrata leggera di circa un'ora. Il problema che dopo l'avventura sulla Levanna i miei scarponi erano totalmente demoliti e scuciti allora cercando in cantina ho trovato i vecchi vibram utilizzati quando ero a militare nelle truppe alpine, molto belli e resistenti ma non vi dico il peso.........

La farfalla che beve

Ero al lavoro quando nel corridoio vedo una cosa nera sul pavimento. Mi avvicino pensando fosse un po' di terra, e invece vedo che è una farfalla. Mi sembra morta e con delicatezza la metto in una scatolina di cartone e la porto sul davanzale di una finestra. La lascio lì e dopo una trentina di secondi apre le ali, per richiuderle un attimo dopo. "Allora sei viva!", penso. La osservo e vedo che non ha un bell'aspetto, assomiglia a una foglia secca, con le nervature tutte in rilievo. "E ci credo, è stata chiusa nel locale, sarà disidratata". Questo anche perchè c'era il termostato o qualcosa che non funzionava, perchè per 2 giorni i termosifoni sono rimasti accesi mattina e pomeriggio, con un conseuente fastidioso caldo. Allora prendo un po' di acqua e le verso vicino qualche goccia. Le farfalle hanno un apparato boccale succhiatore per nutrirsi , come una cannuccia, una mini proboscide che all'occorrenza viene srotolata: e così accade, l'ap

Las Vegas #3 giorno 26 Settembre

Si parte dall'Hilton Hotel verso le 8:00, naturalmente dopo una buona colazione (il caffè era orrendo). Saliamo sul pulman, la guida è spagnola è ci accompagnera per la prima parte del tour di 8 giorni chiamato “The Golden Trinagle”. Il gruppo partecipanti sono tutti ragazzi della nostra età in viaggio di nozze ed è presente anche un gruppo di spagnoli, infatti la guida parla entrambe le lingue. Qualche parola su Downtown di L.A. E si parte attraverso il deserto per raggiungere Las Vegas attraverso il deserto del Mojave sulla interstatale 15. Verso le 10 faccia pausa e pranzo (pranzo alle 10!!!), sperimentiamo uno dei molti fast food che troviamo in un centro commerciale I'n & Out, posto molto semplice con solamente 3 tipi di panini. La cosa che amiamo di più è la possibilità del refeling delle bevande, ovvero tu compri la bevanda media o piccola e poi ti spilli come e quando vuoi tu qualsiasi tipo di bevanda, puoi bere fino ad esplodere, Dr. Pepper (fantastica), Coc

Americanizzazione (parte prima)

Ispirandomi al saggio modo di dire: “mens sana in corpore sano”, ho pensato che per sentirci americani veri dovevamo innanzi tutto essere americani dentro. Il primo passo era quindi di avere un fisico americano: “mens americana in corpore americano”, appunto. Per riuscire nell’intento dovevamo dunque lasciare da parte la nostra obsoleta dieta mediterranea e aprire lo stomaco alla moderna e colorata cucina americana. E allora via, si parte!! Una prefazione di quello che avremmo mangiato l’abbiamo avuta all’aeroporto di Francoforte dove abbiam fatto scalo. C’era un bel panino che sembrava fatto apposta per noi: “tomato e mozzarella”. Poi per fortuna ho letto tutto: “tomato, mozzarella e pesto”. Avete mai messo il pesto nel panino? Lì si usa molto, ma questi sono tedeschi, non americani…. Stanchi del viaggio, dopo praticamente quasi 24 ore tra spostamenti e voli, arriviamo in albergo a Los Angeles, verso le 19 del 24 settembre, ora locale. Ma vale davvero la pena fare tutte que

Tour in LA e S. Monica #2 giorno 25 Settembre

Partiamo alla mattina presto verso 7:30 dall' Hilton Airport Hotel , fuori dall'albergo ci aspetta un pulmino per portarci nella zona dove parte il tour. Raggiungiamo un'altro gruppo di italiani al Westin-Bonaventure Hotel nel centro di Downtown, intanto che aspettiamo diamo un'occhiata alla Lobby dell'albergo che è un vero e proprio parco giochi.... fontane, che zampillano da tutte le parti, spazi immensi, gallerie di negozi tutto intorno, un bar centrale con molta gente che fa colazione. Da questo punto partiamo con un pulmino da 10 persone per il tour in LA. La prima tappa è Downtown, con il Disney Concert Hall il famoso teatro degli Oscar e una panoramica su tutto il centro cittadino si continua verso il Pueblo di Los Angeles, parte centrale della città dove è stata fondata dai messicani, dove si trova anche la prima comunità religiosa. Il Pueblo è un piccolo quartiera pieno di mercatini messicani, molto caratteristici. Proseguiiamo per una freeway (sarebbe un&