Distanza totale: 9,84 km
Tempo di spostamento: 4:16:31
Altitudine max.: 1308 m
Altitudine min.: 852 m
Dislivello: 851 m
Registrato: 12/05/2013 08:36
Nell'ambito delle serate organizzate dal Cai Biella per il festeggiamenti del 150 Anni abbiamo organizzate alcune uscite sul territorio Biellese aperte a tutti per ammirare il paesaggio con occhi diversi.
Siamo stati accompagnati dal Geologo Paolo Falletti di Arpa Piemonte. Qual posto migliore della Valle Cervo regno della Sienite e di particolarità geologiche straordinarie?
Partiamo alle 8:30 da Quittengo situato in linea d’aria con la cava della Balma (dismessa e ora diventata palestra di arrampicata e ferrata).
Giornata stupenda dopo 15 giorni di piogge intense. Il gruppo è di 16 persone, molti nuovi partecipanti interessati a scoprire la realtà paesaggistica e geologica del Biellese.
Da Quittengo 799m seguiamo il percorso della GTB verso Albertazzi/Oriomosso, attraversiamo un fiumiciattolo reso abbondante dalle piogge delle ultime settimane (il Rio Collino), si continua sul sentiero e dopo aver attraversato il piccolo abitato di Albertazzi si arriva a Oriomosso.
Tempo di spostamento: 4:16:31
Altitudine max.: 1308 m
Altitudine min.: 852 m
Dislivello: 851 m
Registrato: 12/05/2013 08:36
Nell'ambito delle serate organizzate dal Cai Biella per il festeggiamenti del 150 Anni abbiamo organizzate alcune uscite sul territorio Biellese aperte a tutti per ammirare il paesaggio con occhi diversi.
Siamo stati accompagnati dal Geologo Paolo Falletti di Arpa Piemonte. Qual posto migliore della Valle Cervo regno della Sienite e di particolarità geologiche straordinarie?
Partiamo alle 8:30 da Quittengo situato in linea d’aria con la cava della Balma (dismessa e ora diventata palestra di arrampicata e ferrata).
Giornata stupenda dopo 15 giorni di piogge intense. Il gruppo è di 16 persone, molti nuovi partecipanti interessati a scoprire la realtà paesaggistica e geologica del Biellese.
Da Quittengo 799m seguiamo il percorso della GTB verso Albertazzi/Oriomosso, attraversiamo un fiumiciattolo reso abbondante dalle piogge delle ultime settimane (il Rio Collino), si continua sul sentiero e dopo aver attraversato il piccolo abitato di Albertazzi si arriva a Oriomosso.
Alla chiesa di Oriomosso 1025 m s.l.m. è possibile osservare un bellissimo panorama che arriva fino alla balconata di creste della alta Valle Cervo, al centro il Santuario di San Giovanni d’Andorno.
Alcune cime come il Cresto o la Cima della Vecchia si distinguono per le caratteristiche geologiche di Ortogneiss, ricoperte da una spruzzata di neve primaverile.
Alcune cime come il Cresto o la Cima della Vecchia si distinguono per le caratteristiche geologiche di Ortogneiss, ricoperte da una spruzzata di neve primaverile.
La zona Geologica è rappresentata fondamentalmente da Rocce plutoniche intrusive, salendo troviamo i micascisti del tratto Sesia Lanzo. Si tratta di tre anelli concentrici ribaltati.
Sul percorso verso Oriomosso si osservano gli affioramenti di Granito, formato da cristalli grandi e da feldspato potassico, quarzo e alcuni minerali fenici tra i quali Micca e Anfibolo Nero. A causa della sua granularità quella roccia tende a disfarsi per effetto meccanico formando i sabbioni.
Sul percorso verso Oriomosso si osservano gli affioramenti di Granito, formato da cristalli grandi e da feldspato potassico, quarzo e alcuni minerali fenici tra i quali Micca e Anfibolo Nero. A causa della sua granularità quella roccia tende a disfarsi per effetto meccanico formando i sabbioni.
Molti paesi della Valle Cervo sono costruiti interamente sulla Sienite. Il plutone della Balma risale a circa 30 milioni di anni fa (formazione alpina 50 milioni). La lavorazione della Sienite libera il Gas Radon che viene normalmente utilizzato per le radiografie in medicina. La percentuale di emissioni di Radon di Quittengo è superiore a tutte le emissioni del Piemonte.
l numero di tumori alla gola è 4 volte più incisivo di tutta Italia. Percorrere la Ferrata della Balma corrisponde ad una radiografia..
Il termine Sienite deriva dall’ Egiziano Assuan, le sue venature di rosa e la robustezza al calpestio la rendono uno dei più belli e pregiati materiale da costruzione. I vari colori identificano i vari componenti della roccia, il grigio è il quarzo, il bianco è il plagioclasio, il rosa la monzonite, il nero la biotite e infine il nero opaco l’anfibolo.
Salendo oltre alla sienite troviamo affioramenti di Monzonite altra roccia dalle caratteristiche intrusive, più fine come tessitura e meno commercializzata perché meno pregiata della sienite.
Proseguendo nella nostra salita si entra nell’anello superiore dei micascisti che caratterizzano un terreno prevalentemente acido adatto alla Faggete.
Il trekking prosegue arrivando a Castellazzo a 1083m tra l’ombra delle faggete e qualche betulla si arriva alla Sella del Cucco a 1250m dove è possibile osservare un bellissimo panorama su Tavigliano e Saliano Micca. In questa zona sono evidenti le presenze di Micascisti, il terreno acido riflette un bagliore bianco causato dalla mica contenuta nelle rocce (anche se la zona stranamente non sono presenti faggi ma betulle e prati).
Dopo qualche minuto iniziamo una discesa a zig-zag sul sentiero E85 che velocemente ci porta a San Grato 1003m dove mangiando un panino è possibile osservare un panorama sulla valle.
Riprendiamo il sentiero E94 che passa dalla frazione di Tomati, sul percorso troviamo dei fiumi di pietre di grandi dimensioni, bancali di rocce che con il gelo/disgelo si sono disgregate a causa dell’azione meccanica.
Ottimo giro, un ringraziamento particolare al Geologo dell’ARPA Piemonte.
Quittengo
Al centro Granito, sulla destra Sienite.
Granito
Il rifugio alla Galleria di Rosazza
Placche di Sienite rivoltate.
Mortigliengo visto da Oriomosso
Sienite
Tra i faggi
Attraversamento sul Rio
Faggi imponenti
Monzonite
Tra le Betulle prima della Sella del Cucco
La sella del Cucco
Vista dalla Sella del Cucco
San Grato
Il gruppo
In Rientro
Pietraie nate da effetto Gelo/Disgelo.
Il percorso visto dal Google
Cartografia: Il Biellese Nord-Occidentale – Foglio 2 – 1:25000
Commenti