Venerdì 15 giugno:
“Dalla MEMORIA all’IMPEGNO. 1° Fiaccolata santhiatese contro le mafie”
SANTHIA’ – L’ amministrazione comunale guidata dal sindaco Angelo Cappuccio ha il piacere di
annunciare che venerdì 15 giugno alle 21 si svolgerà a Santhià la fiaccolata denominata: “Dalla
MEMORIA all’IMPEGNO. 1° Fiaccolata santhiatese contro le mafie” organizzata in collaborazione
con l’Associazione Itaca.
La fiaccolata, che si colloca nel contesto delle iniziative promosse dall’amministrazione comunale
per sensibilizzare la popolazione ad agire contro le mafie, viene proposta circa a metà dei “57
giorni” che intercorrono tra la strage di Capaci (23 maggio) e quella di via D’Amelio (19 luglio).
Oltre allo striscione commemorativo del ventennale dell’uccisione dei giudici Falcone e Borsellino,
e di tutte le vittime di mafia, che l’amministrazione comunale ha progettato, realizzato ed esposto
al balcone del palazzo comunale, si è pensato di dar vita alla fiaccolata e di concluderla con una
chiacchierata con Pino Masciari, imprenditore edile calabrese, che è stato sottoposto dal 18
ottobre 1997, assieme alla moglie e ai due figli, ad un programma speciale di protezione per aver
denunciato la ’ndrangheta - la criminalità organizzata calabrese - e le sue collusioni politiche.
Il programma della manifestazione prevede:
20.30: ritrovo in piazza Roma e accensione delle fiaccole
21.00: partenza fiaccolata per le vie della città
21.30 circa: ritrovo al salone parrocchiale per intervento di Masciari e autorità presenti
Durante la fiaccolata i ragazzi del Consiglio Comunale dei Ragazzi, che è stato seguito in questi
mesi da Itaca, e i cittadini che si rendono disponibili, leggeranno i nomi delle vittime di mafia, in
modo da tener vivo il ricordo di tutti.
“Ritengo sia importante dare un segno tangibile della lotta alle mafie di ogni tipo che si insinuano
sempre di più tra la popolazione e le amministrazioni anche del Nord - commenta il sindaco -
Ricordare i morti per mafia è un modo per impegnarsi affinché non ci siano più queste tragedie né
infiltrazioni mafiose”.
Con preghiera di pubblicazione
il sindaco Angelo Cappuccio
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