Passa ai contenuti principali

Cima di Bò da Montesinaro (BI) – Valle Cervo

partenza: Montesinaro 1032m
arrivo: Cima di Bò 2556m
dislivello: 1524m
tempo: 3 ore e 10

Arrivo molto presto a Montesinaro sono le 6 del mattino, arrivo presto anche perché in questi giorni siamo in ferie in valle (a Mortigliengo) dai miei genitori. La giornata promette bene, il vento di questa notte ha spazzato via tutti i nuvoloni che il giorno prima hanno riempito di acqua la vallata.Sono tanti anni che frequento la Valle Cervo ma non ero mai salito alla Cima di Bò, ho pensato bene di tentare e sono uscite delle fantastiche fotografie grazie a questo bellissimo tempo. Parcheggio nella zona del cimitero, indosso gli scarponi e inizio a seguire le indicazioni per la Cima di Bò che sale la strada asfaltata fino ad entrare dentro la frazione di Montesinaro molto carina. Il sentiero è segnalato con segni rossi freschi il numero da seguire è E70 e poi successivamente E74. Appena usciti dalla frazione mantenersi sulla sinistra che sale, occhio alla segnalazione rossa in terra, dopo poco troviamo la deviazione per il sentiero che entra in un bel bosco. Con il sentiero senza molto dislivello incontriamo l’alpeggio di Pianlin a 1180m,  dopo l’abitato il sentiero peggiora con massi ed erbacce, la valle si apre e incontriamo l’abitato dell’Alpe le Piane a 1320m zona molto carina e curata dove è possibili reperire acqua dalla fontana. La valle si apre, tutta la sensazione di chiusura sparisce, il sole si alza dietro alle montagne e il sentiero diventa una bella mulattiera. Prima di un piccolo rigagnolo devo scavalcare il recinto elettrificato del pascolo, proseguo e dopo diversi tornanti in ambiente sempre più ampio e areato trovo le mucche che mi obbligano a passare fuori dal sentiero visto che hanno deciso di monopolizzare il tutto… :) Proseguendo si arriva all’ Alpe Finestre 1724m ove è possibile incontrare la deviazione del sentiero per il Colle della Ronda E73. Da questa alpe guardando verso al zona chiamata Piana degli Angeli si ammirano camosci che brucano tranquillamente. Si risale ancora con diversi tornanti fino ad incontrare uno svincolo per il sentiero E74 per la Cima di Bò, il sentiero E70 prosegue verso la Bocchetta del Croso 1943m che porta in Valle Sessera. Proseguendo sul sentiero che taglia il vallone si arriva dapprima ai ruderi dell’ Alpe Giaset 1921m, si passa sugli ultimi rimasugli di neve della sorgente del Torrente Chiobbia (che scende ed attraversa tutta la valle). Procedendo si arriva presso i ruderi di Balmone 2177m mentre i sole inizia a salire. Il percorso prosegue fino ad arrivare ad una zona pianeggiante e molto umida con erbetta verde e fiori. Dopo diversi tornanti con il bisogno di appoggiare ogni tanto le mani in terra per scavalcare alcuni blocchi si arriva alla Piazza d’Armi una zona completamente piena di centinaia di ometti di pietra. Al fondo inizia l’ultima parte di salita, questa zona è leggermente esposta, bisogna guardare dove si mette i piedi e scavalcare qualche masso grosso, in pochi minuti si arriva alla Cima di Bò 2556m, punta delimitata da una scultura di ferro e in basso si vede il Bivacco Antoniotti. Il panorama è spettacolare e spazia dal Monte Rosa al Monte Bianco fino alla pianura Vercellese e Biellese, in basso la Valle Cervo e la Valle Sessera. Ottima vista, ottima giornata bellissimo posto. Il bivacco è austero e spartano ma adatto a chi si vuole fermare per vedere il bellissimo tramonto. Gita un poco lunga ma molto consigliata.

Montesinaro

Montesinaro sul presto

Montesinaro

il borgo di Montesinaro

IMG_8910

Verso Alpe Pianlin

Alpe Pianlin

Alpe Pianlin

Alpe Pianlin

Alpe le Piane

Alpe le Piane

Alpe le Piane

IMG_8934

Vista dalla Valle Cervo mentre sorge il sole

Alpe Finestre

Vista dalla Valle Cervo mentre sorge il sole

IMG_8950

Vista dalla Valle Cervo mentre sorge il sole

IMG_8949

Vista dalla Valle Cervo mentre sorge il sole

IMG_8957

Vista dalla Valle Cervo mentre sorge il sole

Alpe Giaset

Alpe Giaset

IMG_8975

Alpe Giaset

L'ultimo residuo di neve

ultimo rimasuglio di neve nel canalone che forma il torrente Chiobbia

Balmone

Alpe Balmone

IMG_9006

Piazza d’Armi piena di omini di pietra

IMG_9011

sono le 8 del mattino il sole si alza dietro alla Cima di Bò

IMG_9018

la cima

Bivacco Padre Antoniotti

il Bivacco Padre M. Antoniotti visto dalla cima

IMG_9022

sguardo versi il biellese

Bivacco Padre Antoniotti

il bivacco Padre Mauro Antoniotti

IMG_9037

la vista verso il biellese

IMG_9041

il monte rosa

IMG_9060

le cime della Valle d’Aosta

IMG_9067

Sguardo verso la valle del Sessera altro possibile punto di arrivo per la Cima di Bò

 

 

 

 

Cartografia: Carta dei sentieri del Biellese nord-occidentale foglio 2 1:25000 e Itinerari escursionistici nel Biellese n.1 di C.Martiner Testa.

   Nota: Il tracciato Gps è stato realizzato con 3 diversi dispositivi, HTC Hero, eTrex e il myTach, nel file scaricabile nella pagina dei tracciati gps è possibile trovare tutti e tre i tracciati con relativi wp.

Cima di Bò

altre foto

tracciati gps

il bivacco

la Valle Cervo

la relazione di Igor

Commenti

Igor Alba ha detto…
Allora ci sei poi andato a Cima Bò, bene bene, che splendida giornata che hai trovato, belle foto, però avrei un obbiezione sul tempo di percorezza, 3 ore e 10 mi sembrano un pò pochine, complimenti tu che hai impiegato così poco. Però non sò se tutti i tuoi lettori riescono a tenere quel passo, io metterei che è una gita di 4 ore di salita, stando in condizioni normali.
Ciao e grazie di avere aggiunto il mio link.
Marco Berri ha detto…
ciao Igor.

prima di tutto complimenti per la tua gita sulla punta del Bianco!
Si, sono stato al Bò e la giornata era fantastica. Per le tempistiche che inserisco sul sito riguardano sempre i miei tempi, visto che il blog è un mio diario personale quello che inserisco è riferito alle mie esperienze. ciao a presto!

Post popolari in questo blog

La macchina del pane - Bifinett KH 1170

le ricette Abbiamo ricevuto in regalo una macchina del pane, accessorio che mai avevo immaginato di comprare, perchè ho sempre pensato che consumasse un sacco di corrente elettrica e che tanto valeva comprarlo dal panettiere. Secondo varie ricerche internet, ad esempio qui , farsi il pane è invece decisamente conveniente, perchè costerebbe meno di un euro al chilo, con l'ulteriore vantaggio di sapere le materie prime utilizzate. Su internet poi ci sono un sacco di ricette, manuali, consigli, post e forum che ne discutono e danno consigli. A me che piace spacioccare in cucina, ma che ho poco tempo, si è aperto un mondo tutto da scoprire!! Infatti già con il solo pane è possibile sbizzarrirsi nell'aggiunta dei più disparati ingredienti e nella scoperta che esistono un sacco di tipi di farine, ma in più è possibile anche fare dolci, e qualcuno ci ha fatto persino la polenta, il mou e il risolatte. Niente da dire, semplicemente, proverò tutto!! Qui un po' di manuali crea...

Come regolare e agganciare i ramponi

Visto che in giro non si trovano molte informazioni su queste cose tecniche ecco il mio mini manuale per agganciare i ramponi. Questi sono i Ramponi c-14 Fast della Cassin, aperti e pronti per essere registrati su degli scarponi da alpinismo. Prima di tutto bisogna regolare la lunghezza del rampone, iniziamo a sganciare la parte di blocco posteriore. Premere sulle due linguette ed estrarre la staffa in modo da regolarla per la taglia del proprio scarpone. A questo punto possiamo accanciare i notstri ramponi. Iniziamo dalla parte davanti. Assicuriamoci che lo scarpone sia dentro al rampone interamente disteso. A questo punto un bell'aggancio forte in modo che l'operazione faccia "CLACK", con forza e senza paura. Tiriamo bene la fettuccia facendola passare nell'anello del fermo frontale e poi farla entrare dentro i due anelli laterali. Farla ripassare nel primo anello in modo da formare un nodo a strozzo bello tirato.

Fesa di tacchino al microonde

Ingredienti : Un trancio di fesa di tacchino rosmarino tritato paprika dolce Farina Vino bianco Utilizzare un contenitore adatto alla cottura in microonde, con coperchio. Metterci mezzo bicchiere di vino bianco e metà di acqua. Prendere la fesa, cospargerla di rosmarino tritato e sale, poi con la farina e infine con la paprika, ambo le parti. Riporre nella pentola, chiuderla e cucinare alla massima potenza per 30 minuti. Se possibile, Dopo 15 minuti girate la fesa e rispargete sulla parte superiore la farina e paprika. I tempi possono variare a seconda del peso, il pezzo che avevo io era poco più di un chilo. È davvero semplice e veloce da preparare!