Fine settimana veramente spettacolare in compagnia del gruppo escursionistico del Cai Biella. Partiamo da Crètaz 1494m paesino prima di Cogne immerso nel bellissimo e unico Parco del Gran Paradiso. Siamo un bel gruppo, quasi trenta persone di tutte le età.
Il sentiero n. 25 prosegue attraverso piccoli alpeggi sotto ad un bel bosco la giornata è calda non si vede una nuvola. Si passano due baite disabitate tra cui Les Ors-dessus 1944m, sono evidenti i danni del passato inverno che in alcuni canali le valanghe hanno disboscato parecchio la vegetazione.
Un ponte sul torrente des Ors è stato ricostruito.
La zona boschiva si dirada e lascia il panorama alla Pointe-de-l’Ouille 2522m e il colle che dobbiamo oltrepassare, il sentiero devia sulla sinistra diventando n. 18D.
Il percorso aumenta gradualmente e prendiamo rapidamente quota su un sentiero fatto di rocce rotte ma tranquillamente percorribile fino al colle.
Arrivati al colle 2503m si ammira tutta Cogne e la zona di Valnontey con parte delle cime della valle oltre che la croce della Pointe-de-l’Ouille.
Il percorso dal colle prosegue a mezza costa (sempre il sentiero n.18D), alcuni tratti sono attrezzati con catene, la vegetazione alpina è bellissima si ammirano campanule stelle alpine, e altri fiori che caratterizzano la bellezza del parco naturale del gran paradiso.
Il percorso risale in modo graduale a mezza costa con tratti alla volte esposti ma protetti da catene, diciamo che non sono proprio adatti a chi ha paura del vuoto.
Dopo un’ora circa di cammino si inizia ad intravedere il vallone del Lauson e l’alpeggio sottostante al rifugio. L’aria fresca sulla pelle e il sole non troppo caldo fanno apprezzare quanto sia bella e risalassante l’ambiente montano, lontano dall’ufficio caldo e soffocante di Vercelli.
Prima di arrivare al rifugio ci fermiamo su di un pianoro panoramico a 2609m a fare qualche foto al vallone fiorito.
Prima di incontrare il rifugio troviamo una piccola abitazione in muratura di proprietà dei guardia parco.
Il rifugio Vittorio Sella 2579m si divide in due blocchi, il vecchio ed il nuovo rifugio, arriva fino ad una capienza massima di 190 persone ed è di proprietà del Cai Biella. Gestito da moltissimi anni dalla stessa famiglia,tra figli nuore, nipoti conto una decina di persone. Il rifugio è affollato da parecchie persone di passaggio essendo l’accesso molto comodo dalla Valnontey con il sentiero n. 18 in sale 2 ore di cammino.
Sono le 16.00 e ci riposiamo nel casolare addetto a bar molto fornito e moderno. Dopo qualche ora di relax e qualche birra… una marmotta decide di farsi vedere attraversando il Torrente Grand Lauson che passa accanto al rifugio, mi dicono che stanno già mettendo su il grasso per l’inverno, dal pancione non faccio fatica a crederci….
Dopo un lauto pasto fatto di pasta, polenta e salsiccia, budino ci spostiamo presso il bar per il digestivo. sonno circa le 20 una marmotta fischia sul lato del rifugio, non resisto e via a far foto mentre il sole scende su questo bellissimo vallone. Tra i fiori cerco la marmottina che abilmente si nasconde tra le rocce… peccato.. in compendo fotografo molti fiori colorati di diverse specie. Intanto i compagni di trekking mi aspettano per festeggiare con una torta il compleanno di Elena…. e io invece a correre dietro alle marmotte.. che figura…
La serata passa veloce, andiamo a dormire, vengo spedito all’ultimo piano del letto a castello.. altino… ammaino la bandierina e mi addormento o quasi subito….
Sveglia alle 6.30 partiamo dopo le 7 verso i laghetti del Lauson seguendo il sentiero 18b.
Il primo laghetto a 2655m è spettacolare….
Il secondo lago 2636m è quasi asciutto ma si intravede un camoscio che beve, dopo qualche curva troviamo camosci e stambecchi sia sulla destra che sulla sinistra, mi sbizzarrisco a far foto (zona della Penna-Seggia 2660m) …
Troviamo qualche tratto attrezzato con catene e corde perché il sentiero risulta essere esposto, il gruppo avanza sicuro, come al solito rimango al fondo del gruppo.
Dopo qualche ora arriviamo al Pian dei Reselli 2526m (Plan de Resellaz) ci fermiamo per far qualche foto.
Con un piccolo passo scolliniamo nel vallone dell’Herbetet e arriviamo presso i Casolari dell’Herbetet dove troviamo un casotto della guardia del parco ed una fonte di acqua fresca 2441m.
Da questo punto in poi risaliamo il vallone seguendo il sentiero 22g che con diversi tornanti e tratti abbastanza lunghi pianeggianti ci porta al Bivacco Leonessa a 2910m, il percorso fino al bivacco è un poco noioso, si sale e scende di continuo e attraversiamo anche due rimasugli di nevai molto semplici oltre che a due piccoli torrenti, arrivo con coda del gruppo insieme a Silvia e Pinuccia.
Dal bivacco si ammira tutto il Ghiacciaio della Tribolazione in tutta la sua bellezza, la punta del gran paradiso rimane nascosta sulla destra, si capisce perché il nome tribolazione, il ghiacciaio è totalmente pieno di seracchi e crepacci.
Il bivacco è accogliente e carino mi sembra che possa contenere fino a 10 posti letto.
Mangiamo un panino velocemente, una foto di gruppo e scendiamo verso i Casolari dell’Herbetet per scendere verso la Valnontey.
Arrivati presso i casolari si prende il tempo per riunire il gruppo e si scende con il sentiero 22G, questa inizia ad essere la parte più noiosa dei due giorni, troviamo anche una bellissima cascata del Torrente Herbetet ma il percorso è comunque lungo, un traverso continuo fino a ritrovarsi in un fitto bosco a 2060m.
A questo punto ci troviamo in alta valle di Valnontey, proseguiamo sul sentiero 22 è per quasi 2 ore non raggiungiamo Valnontey dove abbiamo lasciato alcune macchine per poi tornare verso casa. Durante il rientro abbiamo anche intravisto le volpi, la madre con in bocca una carcassa di pollo arrosto è passata tranquillamente sul sentiero non curante dei passanti, invece il piccolo è stato intravisto da Pinuccia mentre attraversava il sentiero (sono le stesse volpi che sonno state immortalate in questo opuscolo). La gita è stata bellissima peccato per questo tratto molto lungo. In totale il primo giorno abbiamo camminato sulle 4 ore il secondo sulle 10 ore. Un grazie a Silvano e Anna del Cai Biella che hanno organizzato questa bellissima gita.
arrivo a Valnontey verso le 17:30.
Commenti
Anch'io sono stato al Sella alcune volte durante i miei anni di vacanza in quel di Lillaz.
Poi per un certo periodo e' stata poco praticabile per le frane degli scorsi anni (dalle foto mi sembra che ci siano un bel po' di alberi che sono andati giu' per la neve di quest'inverno).
Se in futuro decideste di fare un altro giro al Sella fammi un fischio!
Ciao!
proprio da Valnontey.Amavo arrivare al Sella e poi proseguire verso il Col Lauso o in alternativa verso il Colle della Rossa o quello della Nera . Tanta pace , animali e ....pochi umani .Ora purtroppo non riesco piu' a percorrere troppo le mie amate montagne , per cui Vi ringrazio per le foto che riescono a darmi ancora tanta gioia ed a ricordarmi
quei momenti splendidi della mia vita . Un caro saluto . Guido
ciao a presto!