Partiamo io, Marco, Davide e Daniele per una ciaspolata verso il Nivolet, sbagliamo strada e finiamo in Val di Viù nelle Valli di Lanzo.....
Arriviamo fino a Balme dove parcheggiamo (anche perchè la strada è sbarrata dalla neve..), iniziamo a prepararci, ghette, ciaspole, bastoncini telescopici da trekking e vestiti pesanti.
Avanziamo con calma nella pace della valle che prima si stringe e poi si allarga verso il Pian della Mussa
intanto Davide si riposa...
Dopo qualche ora di marcia arriviamo al rifugio Ciriè che si trova sul lato destro della vallata ben visibile in mezzo alla neve. Ogni tanto si sentono delle piccole valanghe che scendono, nulla di preoccupante.
Ci fermiamo a mangiare a fianco del rifugio vicino al cane Armaduck, ogni tanto di avvicina a chiedere del cibo... nonostante la sua mole è molto mansueto.
Concluso il pasto e avvistato uno stambecco in lontanaza, ci spostiamo verso la parte finale della valle verso la neve fresca per del "fuori pista"
Dopo una dura salita sul nevaio ci fermiamo ad ammirare il fondo valle per qualche minuto.
La sera scende, ritorniamo alla macchina passando dalla pista da fondo, più lunga ma anche più panoramica.
Arriviamo fino a Balme dove parcheggiamo (anche perchè la strada è sbarrata dalla neve..), iniziamo a prepararci, ghette, ciaspole, bastoncini telescopici da trekking e vestiti pesanti.
Partiamo per il Pian della Mussa a qualche ora di distanza. La salita non è tanto pensate, il sentiero delle ciaspole passa in zone di sottobosco fino a raggiungere alcuni pianori abitati con pendenza quasi nulla.
La giornata è stupenda, un bellissimo sole e una temperatura ottimale senza vento, fa molto caldo per essere a gennaio.
La giornata è stupenda, un bellissimo sole e una temperatura ottimale senza vento, fa molto caldo per essere a gennaio.
Avanziamo con calma nella pace della valle che prima si stringe e poi si allarga verso il Pian della Mussa
intanto Davide si riposa...
Dopo qualche ora di marcia arriviamo al rifugio Ciriè che si trova sul lato destro della vallata ben visibile in mezzo alla neve. Ogni tanto si sentono delle piccole valanghe che scendono, nulla di preoccupante.
vista dal rifugio
Ci fermiamo a mangiare a fianco del rifugio vicino al cane Armaduck, ogni tanto di avvicina a chiedere del cibo... nonostante la sua mole è molto mansueto.
Concluso il pasto e avvistato uno stambecco in lontanaza, ci spostiamo verso la parte finale della valle verso la neve fresca per del "fuori pista"
Dopo una dura salita sul nevaio ci fermiamo ad ammirare il fondo valle per qualche minuto.
La sera scende, ritorniamo alla macchina passando dalla pista da fondo, più lunga ma anche più panoramica.
Commenti
Ringraziate colui, che sbagliando strada, vi ha fatto scoprire questo nuovo mondo.
DNY
Anch'io sono stata a fare una ciaspolata in notturna sabato scorso... Fantastico c'era la luna che illuminava tutte le montagne piene di neve....
Non mi sono spostata molto da casa perchè siamo andati al Mottarone ma è stato davvero bello!!! :-)
M.P.
Bel posto, ottima intuizione. Proseguendo oltre il Ciriè si può arrivare al Pian Ciamarella e oltre ancora sullo spartiacque con la Val Grande ( Ghicet di Sea )