Giorno 26 settembre: inizia il tour "golden triangle" della Kuoni. Salutiamo Los Angeles con un super muffin ciascuno. E' solo un "arrivederci" !!
Sono circa le 7,00, partiamo con destinazione Las Vegas. Alle 10.30 la guida ci annuncia che stiamo per fermarci, così potremo mangiare qualcosa. E non è la colazione!!!
Ci fermiamo in un outlet dotato di molti fast food: scegliamo "in 'n out"
e ordiniamo 2 hamburger. Il bello di questo locale è che ha hamburger semplici, 3 tipi se non ricordo male, senza cetriolini e salse strane. Qui scopriamo anche il "refill": loro ti danno il bicchiere della misura scelta, vuoto, e tu spilli la bevanda che vuoi, quante volte ti pare, senza aggiungere soldi. In Italia sarebbe impraticabile.
Verso le 14,30 arriviamo finalmente a Las vegas, e dopo aver cacciato i pinguini dalla stanza d'albergo con il clima a palla, ci accomodiamo.
Alla sera ceniamo assieme ad altri ragazzi con noi nel tour: restiamo in albergo e mangiamo a buffet: c'è un po di tutto, ma da bravi italiani ci fiondiamo nella zona con pasta e pizza. I sughi per condire la pasta erano abbondanti di aglio, ma la pizza non era malvagia. Niente a che fare con la nostra, ma ci poteva stare.
Il giorno dopo siamo liberi di girare Las vegas, la città più finta del mondo!! Passategli sopra con una ruspa, che tanto non fate fatica che è tutto di plastica.
Il giorno successivo scegliamo di nuovo il buffet per la colazione: l'assortimento è molto simile a quello che c'era per cena!!
Infilo nel piatto un po' di tutto: considerate che tra i vicini di tavolo sono stata tra quelli più leggeri...
A pranzo invece decidiamo di fermarci da Panda Epress: cibo cinese :) !
Il 28 è dedicato al viaggio: ci fermiamo a pranzare nello stesso outlet del 26 settembre, con un sacco di fast food. Scegliamo il Pollo Loco: e vai di burrito e tacos!!!
Il viaggio prosegue e per passare il tempo mangiamo le pringles alla pizza e beviamo l'americanissima Dr.Pepper, una specie di cola che sa di ciliegia. Piace sia a me che a Marco,ma in Italia non l'abbiamo mai vista. Magari la cercherò su ebay... :)
Verso sera giungiamo a Mariposa, località che ci ospiterà prima di arrivare allo Yosemite Park. Lì stiamo leggeri e prendiamo un'insalata
e una bistecca con verdure. Peccato che nelle verdure abbiano messo un sacco di aglio, pensando di farci un piacere...
Sono proprio convinti che noi italiani mettiamo aglio in grandi quantità ovunque, così per farci sentire come a casa, rincarano le normali dosi.
Quelle striscioline sono prosciutto, le fette non si usano. Non è male, facciamo fatica a finirla perchè ne abbiamo presa troppa: c'erano diverse dimensioni, a seconda delle slices, le fette, e incautamente l'abbiamo presa da 6 fette a testa, senza pensare che le loro 6 fette sono quasi 8 nostre.
Il giorno 30 arriviamo a San Francisco: al porto gustiamo una specialità locale, "clam chowder in a bread bowl", ovvero una zuppa con pesce e verdura, molto cremosa, servita dentro una pagnottona. Da copiare per le fredde giornate invernali!
Il giorno dopo in un parco mangio un gelato innovativo: il cono palla!!!
Marco dà un pezzo di cialda a uno scoiattolo, che molto volentieri gradisce
Il 2 ottobre lasciamo San Francisco, e facciamo una sosta a Monteray, dove prendo la mitica ciambella americana
E' davvero buona, per nulla unta, niente a che vedere con quelle che vendono da me alle fiere.
Prosegue il viaggio in direzione sud ovest, e il 3 ottobre eccoci arrivati a Santa Barbara. Penso di essermi ormai completamente americanizzata, e mi avventuro in una loro tipica colazione.
Di fatto però l'italianità ce l'ho nel sangue, e dopo 3 sorsi butto via il lunghissimo caffè. La torta "banana-nuts" invece è molto buona.
In serata, con un po' di malinconia, finisce il tour. Ma i nefasti pensieri subito si diradano: non abbiamo ancora finito la vacanza, ci sono ancora 4 giorni pieni a Los Angeles!!
Sono circa le 7,00, partiamo con destinazione Las Vegas. Alle 10.30 la guida ci annuncia che stiamo per fermarci, così potremo mangiare qualcosa. E non è la colazione!!!
Ci fermiamo in un outlet dotato di molti fast food: scegliamo "in 'n out"
e ordiniamo 2 hamburger. Il bello di questo locale è che ha hamburger semplici, 3 tipi se non ricordo male, senza cetriolini e salse strane. Qui scopriamo anche il "refill": loro ti danno il bicchiere della misura scelta, vuoto, e tu spilli la bevanda che vuoi, quante volte ti pare, senza aggiungere soldi. In Italia sarebbe impraticabile.
Verso le 14,30 arriviamo finalmente a Las vegas, e dopo aver cacciato i pinguini dalla stanza d'albergo con il clima a palla, ci accomodiamo.
Alla sera ceniamo assieme ad altri ragazzi con noi nel tour: restiamo in albergo e mangiamo a buffet: c'è un po di tutto, ma da bravi italiani ci fiondiamo nella zona con pasta e pizza. I sughi per condire la pasta erano abbondanti di aglio, ma la pizza non era malvagia. Niente a che fare con la nostra, ma ci poteva stare.
Il giorno dopo siamo liberi di girare Las vegas, la città più finta del mondo!! Passategli sopra con una ruspa, che tanto non fate fatica che è tutto di plastica.
Il giorno successivo scegliamo di nuovo il buffet per la colazione: l'assortimento è molto simile a quello che c'era per cena!!
Infilo nel piatto un po' di tutto: considerate che tra i vicini di tavolo sono stata tra quelli più leggeri...
A pranzo invece decidiamo di fermarci da Panda Epress: cibo cinese :) !
Il 28 è dedicato al viaggio: ci fermiamo a pranzare nello stesso outlet del 26 settembre, con un sacco di fast food. Scegliamo il Pollo Loco: e vai di burrito e tacos!!!
Il viaggio prosegue e per passare il tempo mangiamo le pringles alla pizza e beviamo l'americanissima Dr.Pepper, una specie di cola che sa di ciliegia. Piace sia a me che a Marco,ma in Italia non l'abbiamo mai vista. Magari la cercherò su ebay... :)
Verso sera giungiamo a Mariposa, località che ci ospiterà prima di arrivare allo Yosemite Park. Lì stiamo leggeri e prendiamo un'insalata
e una bistecca con verdure. Peccato che nelle verdure abbiano messo un sacco di aglio, pensando di farci un piacere...
Sono proprio convinti che noi italiani mettiamo aglio in grandi quantità ovunque, così per farci sentire come a casa, rincarano le normali dosi.
Il giorno dopo passiamo la giornata allo Yosemite Park, poi torniamo a Mariposa per la cena e pernottamento: ecco la pizza!!!
Quelle striscioline sono prosciutto, le fette non si usano. Non è male, facciamo fatica a finirla perchè ne abbiamo presa troppa: c'erano diverse dimensioni, a seconda delle slices, le fette, e incautamente l'abbiamo presa da 6 fette a testa, senza pensare che le loro 6 fette sono quasi 8 nostre.
Il giorno 30 arriviamo a San Francisco: al porto gustiamo una specialità locale, "clam chowder in a bread bowl", ovvero una zuppa con pesce e verdura, molto cremosa, servita dentro una pagnottona. Da copiare per le fredde giornate invernali!
Il giorno dopo in un parco mangio un gelato innovativo: il cono palla!!!
Marco dà un pezzo di cialda a uno scoiattolo, che molto volentieri gradisce
Il 2 ottobre lasciamo San Francisco, e facciamo una sosta a Monteray, dove prendo la mitica ciambella americana
E' davvero buona, per nulla unta, niente a che vedere con quelle che vendono da me alle fiere.
Prosegue il viaggio in direzione sud ovest, e il 3 ottobre eccoci arrivati a Santa Barbara. Penso di essermi ormai completamente americanizzata, e mi avventuro in una loro tipica colazione.
Di fatto però l'italianità ce l'ho nel sangue, e dopo 3 sorsi butto via il lunghissimo caffè. La torta "banana-nuts" invece è molto buona.
In serata, con un po' di malinconia, finisce il tour. Ma i nefasti pensieri subito si diradano: non abbiamo ancora finito la vacanza, ci sono ancora 4 giorni pieni a Los Angeles!!
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