Giornata veramente calda, arriviamo a Glacier in Valpelline, parcheggiamo la macchina e proseguiamo seguendo il sentiero che si dirige verso le due colate evidenti sulla parte destra della valle.
La prima colata sulla sinistra è la cascata di Sodoma e quella sulla destra è Gomorra. In circa 30 minuti siamo nella alla base delle due cascate, entrambe affollate di gente. Siamo tre cordate, sono fieramente attaccato ad Ezio che parte sulla destra della cascata, al centro il povero Igor bersagliato da pezzi di ghiaccio terribili, sembrava di essere in guerra. Il ghiaccio non è bello spacca tantissimo ed ad aumentare i missili sono un gruppo di cordate di francesi che ci mitragliano senza sosta... Ezio si ferma in sosta sulla destra destra della cascata, due spit su roccia, risalgo sfruttando le spaccature delle picozze degli altri per evitare di spaccare troppo. Arrivati in sosta con qualche acrobazia da circo riusciamo a girarci su quella cengia appesi come due salami. Riparte Ezio e sale un piccolo muro che si trasforma ben presto in un piccolo canalino facile che porta alla seconda sosta sempre su spit. Dalla seconda sosta si esce e si entra in un anfiteatro abbastanza largo, da qui è possibile uscire sulla sinistra più facilmente oppure uscire dritti in una zona più ripida. Noi proseguiamo dritti, il ghiaccio è molto migliorato,spacca di meno, nonostante i francesi decidano di scendere in doppia passando sopra e sotto le nostre corde facendo dei disastri... (scendevano anche senza machard.... ). Per l'uscita mi attacco ad una pianta e con numeri da circo riesco ad uscire. Il ghiaccio più bello era solo sull'ultimo tiro di corda.
Discesa da sentiero che parte sulla sinistra dell'uscita della cascata.
Dislivello: 150m
Difficoltà: 3+ / II
La prima colata sulla sinistra è la cascata di Sodoma e quella sulla destra è Gomorra. In circa 30 minuti siamo nella alla base delle due cascate, entrambe affollate di gente. Siamo tre cordate, sono fieramente attaccato ad Ezio che parte sulla destra della cascata, al centro il povero Igor bersagliato da pezzi di ghiaccio terribili, sembrava di essere in guerra. Il ghiaccio non è bello spacca tantissimo ed ad aumentare i missili sono un gruppo di cordate di francesi che ci mitragliano senza sosta... Ezio si ferma in sosta sulla destra destra della cascata, due spit su roccia, risalgo sfruttando le spaccature delle picozze degli altri per evitare di spaccare troppo. Arrivati in sosta con qualche acrobazia da circo riusciamo a girarci su quella cengia appesi come due salami. Riparte Ezio e sale un piccolo muro che si trasforma ben presto in un piccolo canalino facile che porta alla seconda sosta sempre su spit. Dalla seconda sosta si esce e si entra in un anfiteatro abbastanza largo, da qui è possibile uscire sulla sinistra più facilmente oppure uscire dritti in una zona più ripida. Noi proseguiamo dritti, il ghiaccio è molto migliorato,spacca di meno, nonostante i francesi decidano di scendere in doppia passando sopra e sotto le nostre corde facendo dei disastri... (scendevano anche senza machard.... ). Per l'uscita mi attacco ad una pianta e con numeri da circo riesco ad uscire. Il ghiaccio più bello era solo sull'ultimo tiro di corda.
Discesa da sentiero che parte sulla sinistra dell'uscita della cascata.
Dislivello: 150m
Difficoltà: 3+ / II
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