Partenza: Rifugio degli angeli 2916m
Arrivo: Testa del Rutor 3481m
Dislivello: 500m
tempo: 2:30 ore
difficolta: F, ( materiale picca, ramponi, corda, cordini, moschettoni, casco, arva, pala, sonda… e tutti quello che serve per il ghiacciaio)
Rieccomi al Rifugio degli Angeli, siamo io,Marco, Silvano, Elena, Rosella e l’innominato. Arriviamo al rifugio degli angeli abbastanza velocemente (un piccolo aiuto nel parcheggiare la macchina più in alto risparmiando una buona ora di sentiero… ). La giornata è bellissima sole, la vista spazia su tutte le montagne intorno, molto bello e rilassante.
Sveglia alle 5 partenza alle sei dopo una notte tormentata dal male alla cervicale. Alle nostre tre cordate si aggiungono anche Davide e Bruno, si parte direttamente dal rifugio con ramponi e cordata, si segue lateralmente il ghiacciaio orientale del Morion il percorso è semplice e ben battuto da un gruppo passato il giorno prima. Dopo aver percorso un falso piano laterale abbastanza semplice e tenendosi sulla sinistra dopo un salto di roccette semplici si entra nel ghiacciaio del Morion, dal basso si ammirare la madonnina del Rutor sopra le nostre teste, questo percorso più ripido è meta di sci alpinisti nel periodo di fine stagione quando la cornice da bucare è più sottile. Sotto di noi un panorama lattiginoso di nuvole basse taglia la vista della bassa valle, sembra di essere sospesi su di un mare di nuvole.
Due piccoli salti su roccette ci portano all’attacco delle parte sinistra del canale del colle, da qui si inizia a salire in più verticale, bisogna stare attenti, non è pericoloso ma la pendenza è rilevante. Si segue la traccia fino al colle da dove è possibile ammirare tutto il ghiacciaio del Rutor che si estende a vista d’occhio, un panorama spazia su tutte le alpi, molto bello siamo a 3376m.
Dal colle sulla sinistra si prende l’evidente traccia che per una crestina molto facile porta alla sua vetta, l’ultimo tratto si trova qualche piccolo rimasuglio di ghiaccio vivo su qualche passaggio su roccia ma sono due o tre passi nulla di difficile. Arrivati in vetta un bellissimo panorama lattiginoso su tutte el alpi compreso il monte Bianco e tutte le punte principali della Valle d’Aosta.
Il ritorno è tranquillo e veloce anche se il ghiaccio inizia a mollare.
in arrivo al Rifugio degli Angeli
vista dal Rifugio degli Angeli, la Valgrisenche
vista dal Rifugio degli Angeli, la Valgrisenche
vista dal Rifugio degli Angeli, la diga in Valgrisenche
alla mattina un mare di nuvole
sul ghiacciaio del Morion
sul ghiacciaio del Morion
che mare di nuvole incredibile
verso il colle
Marco l’alpinista
al colle
l’ultimo tratto di cresta prima dell’arrivo alla testa del Rutor
la madonnina sul Rutor
sguardo sul mare di nuvole
asciughiamo il tutto…
cartografia: Valgrisenche, Val di Rhèmes e Valsavarenche ovest carta dei sentieri numero 3 1:25000 l’escursionista editore.
Commenti
Lo fatta anche io con sci ai piedi, poi scesi però a Planaval sul ghiacciaio di Chateau Blanc dopo aver risalito anche l'omonima cima. Gita lunga e impegnativa, specialmente fatta in giornata. Onestamente non condivido il discorso corde, cordini, imbraghi,ecc.. Tutto peso inutile, per affrontare gli ultimi 100 metri di percorso, dato che di ghiacciaio è rimasto solo un sottile strato.
Ciao