Passa ai contenuti principali

Gara di motonautica sul lago di Viverone




Vi invitiamo a firmare e divulgare la petizione online contro le gare di motonautica a viverone, che trovate a questo link:
http://www.petizionionline.it/petizione/no-motonautica-a-viverone/1863

Perchè firmare, è ben esplicato dal nostro delegato LIPU, Giuseppe Ranghino:
"Il lago di Viverone, tutelato da numerosi vincoli, è un Sito di Interesse Comunitario, una Zona di Protezione Speciale, un’IBA (Important Birde Area), un sito archeologico, un’area riconosciuta come bellezza naturale.
E’ altresì vincolato ai sensi della Convenzione di Ramsar;
della Convenzione di Berna relativa alla vita selvatica e agli ambienti naturali, recepita nel 1981;
della Convenzione di Bonn sulla protezione delle specie migratorie, recepita nel 1983;
dell’Accordo sulla conservazione degli uccelli acquatici migratori dell’Africa – Europa recepito nel 2006.
Nonostante tutte queste tutele, il lago è negli ultimi anni fortemente degradato.
Esiste un impianto fognario obsoleto: i liquami vengono riversati nel lago quando la loro affluenza è superiore alla portata. Nel lago finiscono anche liquami zootecnici, concimazioni agricole, ecc.
Quando vedremo finalmente un nuovo impianto che funzioni veramente? Non basta che sia finanziato, occorrerà che le opere siano ben studiate e realizzate.
Inoltre si praticano numerosi tagli di alberi protetti in un bosco rarissimo in Italia come quello del maresco.
Il livello delle acque del lago in periodi particolari scende notevolmente.
Tutto questo si traduce in una eutrofizzazione delle acque; la crescita di numerose alghe può essere un serio allarme per invertire il modello di sfruttamento.
Occorre fare uno studio attento sulle cause e porvi velocemente rimedio.
Il lago e le sue colline sono una ricchezza da gestire per un buon turismo. Le gare che si propongono per il futuro porteranno un ulteriore danno ad un ecosistema già in forte regresso.
Ad esempio, il lago di Albano è riconosciuto SIC come il lago di Viverone; su ricorso degli ambientalisti, il TAR ha riconosciuto l’incompatibilità dell’attività di sci nautico. Altro che gare di motoscafi che portano solo caos, obbligando chi vuole godersi una giornata in barca a cercarsi un’altra meta che magari scopre più piacevole.
Da censimenti sugli uccelli svernanti fatti annualmente dal GPSO (Gruppo Piemontese Studi Ornitologici) dal 1979, assistiamo, dopo un aumento numerico con 24 specie presenti svernanti nel 2002, ad una regressione con un valore di solo 15 specie del 2010, mentre da più di tre anni non fanno la loro comparsa svassi collorosso, svassi piccoli, alzavole, mestoloni, smerghi maggiori, smerghi minori, tarabusi.
La cosa desolante è che si ricorre a certe manifestazioni in un lago di ridotte dimensioni e con problematiche, giustificandole come attrazione turistica che rimane pur sempre limitata ad alcuni giorni. Non si pensa minimamente a pubblicizzare, organizzare la scoperta di questo luogo veramente bello; si possono fare molte altre cose per il turismo, non solo limitarsi a mettere qualche cartello segnaletico.
Basta guardarci attorno e vedere cosa fanno i nostri vicini (es. Südtirol, Oltralpe, ecc.).
Alla fine di una ricerca, si scoprirebbe che una gara di alcuni giorni non aiuta il turismo, ma crea solamente una limitata immagine che fa pensare che non vi sia nulla di bello da valorizzare, mentre siamo in un’area ricca di valenze da sfruttare.
Incominciamo a creare quelle sinergie che mirino a portare benessere tutto l’anno, che non distruggano ma che valorizzino la storia, la geologia, la natura.
Purtroppo, chi non è a conoscenza di tutto ciò trova difficoltà a comprendere.
Occorre iniziare a sostenere progetti che coinvolgano le scuole, non solamente della zona.
Con progetti seri, le scuole sono attive quando il turismo diminuisce o viene a mancare.
C’è purtroppo la cultura dei bugigattoli: invece di realizzare un complesso per la conoscenza della natura, della geologia e dell’archeologia con sala convegni, aule didattiche, si pensa ad un museo archeologico diviso in tre parti (due stanze ad Azeglio, tre a Piverone, un’altra parte a Viverone). Invece di essere invogliati, vien voglia di scappare imbufaliti.
Queste proposte, più volte presentate agli Amministratori, sono sempre state parole al vento."

Commenti

Angeloooh ha detto…
Ciao Marco e Cinzia,

Davvero bello il vostro blog, con la sezione cucina e montagna!!!
Volevo chiedere se potreste inserire tra il vostro blogroll il link a www.neveitalia.it ...
Ci piacerebbe anche pubblicare qualche vostro racconto di montagna quando avete voglia ...
Anonimo ha detto…
tutto giuso,ma non tieni in considerazione che il lago è sempre stato visto come un bancomat e non come un fondo pensione. per avere un diverso utilizzo del lago probabilmente dovresti cambiare la testa agli amministratori e commercianti.

Post popolari in questo blog

La macchina del pane - Bifinett KH 1170

le ricette Abbiamo ricevuto in regalo una macchina del pane, accessorio che mai avevo immaginato di comprare, perchè ho sempre pensato che consumasse un sacco di corrente elettrica e che tanto valeva comprarlo dal panettiere. Secondo varie ricerche internet, ad esempio qui , farsi il pane è invece decisamente conveniente, perchè costerebbe meno di un euro al chilo, con l'ulteriore vantaggio di sapere le materie prime utilizzate. Su internet poi ci sono un sacco di ricette, manuali, consigli, post e forum che ne discutono e danno consigli. A me che piace spacioccare in cucina, ma che ho poco tempo, si è aperto un mondo tutto da scoprire!! Infatti già con il solo pane è possibile sbizzarrirsi nell'aggiunta dei più disparati ingredienti e nella scoperta che esistono un sacco di tipi di farine, ma in più è possibile anche fare dolci, e qualcuno ci ha fatto persino la polenta, il mou e il risolatte. Niente da dire, semplicemente, proverò tutto!! Qui un po' di manuali crea

Come regolare e agganciare i ramponi

Visto che in giro non si trovano molte informazioni su queste cose tecniche ecco il mio mini manuale per agganciare i ramponi. Questi sono i Ramponi c-14 Fast della Cassin, aperti e pronti per essere registrati su degli scarponi da alpinismo. Prima di tutto bisogna regolare la lunghezza del rampone, iniziamo a sganciare la parte di blocco posteriore. Premere sulle due linguette ed estrarre la staffa in modo da regolarla per la taglia del proprio scarpone. A questo punto possiamo accanciare i notstri ramponi. Iniziamo dalla parte davanti. Assicuriamoci che lo scarpone sia dentro al rampone interamente disteso. A questo punto un bell'aggancio forte in modo che l'operazione faccia "CLACK", con forza e senza paura. Tiriamo bene la fettuccia facendola passare nell'anello del fermo frontale e poi farla entrare dentro i due anelli laterali. Farla ripassare nel primo anello in modo da formare un nodo a strozzo bello tirato.

Fesa di tacchino al microonde

Ingredienti : Un trancio di fesa di tacchino rosmarino tritato paprika dolce Farina Vino bianco Utilizzare un contenitore adatto alla cottura in microonde, con coperchio. Metterci mezzo bicchiere di vino bianco e metà di acqua. Prendere la fesa, cospargerla di rosmarino tritato e sale, poi con la farina e infine con la paprika, ambo le parti. Riporre nella pentola, chiuderla e cucinare alla massima potenza per 30 minuti. Se possibile, Dopo 15 minuti girate la fesa e rispargete sulla parte superiore la farina e paprika. I tempi possono variare a seconda del peso, il pezzo che avevo io era poco più di un chilo. È davvero semplice e veloce da preparare!